Un testo diretto e per tutti. Uno spettacolo per ridere nel rispetto dei valori autentici della famiglia, e allo stesso tempo per riflettere sull'importanza che essi rivestono nella vita di ciascuno, perchè "il sangue non è acqua", ed il recupero degli affetti è non solo auspicabile, ma vitale per una degna qualità dell'esistenza e una completa realizzazione di ogni essere umano.
La storia narra la vicenda di tre fratelli, riuniti in un appartamento che fu del defunto padre. Completamente divesi fra loro i tre si ritrovano, dopo alcuni anni di lontananza, a condividere il risptretto spazio della modesta abitazione lasciata in eredità dal padre. Pur essendo ampiamente "adulti" i tre fratelli nel momento in cui si trovano sembrano comportarsi come bambini, facendo quasi un viaggio indietro nel tempo che li riporta a considerare questioni che sembravano chiuse. Le diversità, i vecchi contrasti, i dissapori inizialmente allontano i tre, ma poi si rivelano fondamentali per ricostruire un rapporto sull'affetto sopito, ma mai dimenticato.