Il testo è una satira demenziale: umorismo e grande ritmo, condito da effetti comici altamente efficaci per una storia folle ma divertente allo stesso tempo; una storia a tratti inquietante per la sorprendente attualità.
Busciò è un piccolo villaggio spopolato, sperduto, dimenticato dal mondo, che sembra vivere in un’altra dimensione, dove gli abitanti usano l’unica cabina telefonica come sala polivalente.
Per salvare Busciò dal degrado e dall’abbandono, il Sindaco si avvale da anni in modo fraudolento delle sovvenzioni europee, aiutato dalla sua fedele segretaria, che si ritrova a capo di una piantagione di banane di 200 ettari, e da suo fratello, che per mantenere la scuola aperta, malgrado la mancanza di alunni, si ritrova in prima media a 40 anni… Tutto sembra andare per il meglio fino ad un inaspettato arrivo: un funzionario inviato da Bruxelles!
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