Che William Shakespeare sia uno degli autori più importanti e prolifici della storia della letteratura è cosa nota, ma che la sua scrittura nasconda una profonda anima rock, non è mai stato così altrettanto evidente. L’Amleto in particolare, con quel mood così dark e quel ritmo crescente, scandito in quadri drammatici che preludono all’underground, si presta ad una interpretazione moderna e sempre estremamente attuale. Il dubbio dell’essere o non essere e il marcio che si annida nella nazione sono sempre di estrema tragica attualità, in ogni epoca.
Così nasce l’idea di applicare il drammatico storytelling della narrazione alle incertezze e alle fragilità quotidiane dei nostri tempi, contaminandolo con poesie, citazioni cinematografiche e testi di canzoni, in un gioco di specchi scandito a tempo di alcuni classici del rock.
Un pilot teatrale che mostra gli intenti di una futura potenziale opera musicale, giocando e mischiando i personaggi come ideali proiezioni dello stesso protagonista.
Il risultato? Un concentrato di emozioni che lo stesso Shakespeare, siamo certi, avrebbe apprezzato. Perché 70 minuti, tra musica e colpi di scena, volano e, ci auguriamo, aiutano a volare.
“H.I.V: - Hamlet in vortex” di e con Claudio Sisto, che ne è autore, regista ed interprete, ideatore di una suggestiva soundtrack che attraversa 50 anni di rock, insieme al giovanissimo Ludovico Vittorio Vocca, alla intensa Silvia Antonini, al versatile Andrea Stefani e al “rokkissimo” Leonardo Silla.